Un po’ di tutto per tutti |
Le ville di Catania |
La Villa Bonajuto, in Corso Italia a Catania, ha vissuto una storia travagliata. Edificata intorno agli anni '30, su 1000 metri quadrati di terreno, l'abitazione è stata abbandonata da circa vent'anni. Diversi tentativi di demolizione da parte della proprietà, per erigere un palazzo, sono stati vanificati in seguito ad alcuni prov vedimenti giudiziari che hanno decretato la sospensione dei lavori, in virtù dell' interesse storico del monu mento. La villa, che oggi per un terzo è diroccata, sarà completamente ristrutturata, preservandone le particolarità architettoniche. «Con la concessione della Sovrintendenza e degli enti comunali preposti, la struttura originaria verrà ricontestualizzata», ha spiegato l'architetto progettista, Toti Contrafatto. L'in terno, attualmente suddiviso in tre elementi familiari e undici spazi per la servitù, sarà ridisegnato. Saranno conservati i due piani, mentre nel cortiletto interno verranno ricavate sei botteghe a uso commerciale. |
Palazzo Mirone C.so Italia, 147 Anno di costruzione: 1937 Architetti: Francesco Fichera E’ un esempio sobrio e riuscito dell’evoluzione di un artista che, partito da premesse e insegnamenti liberty, passa a un’impostazione dèco per poi adottare un linguaggio moderno e di chiara intonazione razionalista. Nel corso della nostra passeggiata è interessante soffermarsi su questa palazzina borghese proprio per notare l’armoniosa evoluzione stilistica dell’architettura di Francesco Fichera. Il piano terra dell’edificio risente ancora degli artifici del gusto decò con i due archi a tutto sesto che contengono una grande apertura rettangolare. Più mossi e lineari al tempo stesso il primo e il secondo piano caratterizzati dal rivestimento a cortina e da vivaci giochi di pieni e di vuoti creati dalle finestre e dai balconi posti negli angoli e tesi a svuotare la massa poderosa del cubo. |
Villa Miranda, in Viale XX Settembre, 64 - Anno di costruzione: 1908/09 Architetto: Francesco Fichera . E’ uno dei primi e più importanti impegni di Francesco Fichera a Catania, esempio leggiadro e scenografico della sua interpretazione dell’architettura liberty. Intorno al 1905 Fichera aveva difatti svolto un fecondo apprendistato a Palermo accanto a Ernesto Basile: attraverso i suoi insegnamenti aveva elaborato il linguaggio liberty acquisendo da un lato una particolare cura per i dettagli, dall’altro un’attenzione focalizzata sulla complessa distribuzione dei volumi. Nella Villa Miranda dalla lezione palermitana derivano la cura per le inferriate dei balconi e della cancellata, così come il disegno dei volumi che salendo verso l’alto si alleggerisce e diventa più mosso. Il piano terra è appesantito dalle bugne e arricchito dalle preziose cornici dei balconi, lì dove il primo piano presenta le bugne solo nei muri angolari e nelle cornici delle finestre. Sulla trabeazione infine s’innesta una torretta angolare tipica delle architetture di Ernesto Basile. |
Villa di Angelo Musco
Nei pressi del Parco Gioieni ove si trova il sentiero ritratto nella mia foto precedente, vi è ubicata la villa che appartenne al noto attore catanese Angelo Musco. |